‘Fraxinus Ornus’ è il nome latino dell’Orniello. A questa antica pianta mediterranea, Ornellaia deve il suo nome e le è dedicato anche questo vino dolce, frutto della vendemmia tardiva di un piccolissimo vigneto. Tempo, esperienza e meditazione.
Dopo un inverno mite e piovoso, marzo ha visto un temporaneo abbassamento delle temperature con qualche notte sotto 0°C proprio all’inizio del germogliamento, nell’ultima settimana del mese. I germogli appena sbocciati erano tuttavia ancora protetti dal tessuto cotonoso della gemma, che ha permesso di evitare danni dal gelo. Il resto della primavera ha visto un tempo generalmente caldo con precipitazioni nella norma, garantendo un regolare sviluppo vegetativo fino alla fioritura che è avvenuta tra il 20 e il 25 maggio. In giugno un passaggio piovoso di grande intensità verso la metà del mese ha lasciato seguito a un lunghissimo periodo di siccità con sostanziale assenza di piogge e temperature torride fino alla fine di agosto. L’invaiatura si è svolta in maniera omogenea e veloce tra il 20 e il 25 luglio, dando avvio alla maturazione delle uve sotto un sole ardente. La raccolta del Petit Manseng ha avuto luogo nei primi dieci giorni di ottobre, in due passaggi consecutivi volti a selezionare solo le porzioni di grappolo perfettamente appassite.
“Ornus dell’Ornellaia è ispirato dalla passione per il nostro territorio e dal desiderio di esplorare le sue potenzialità a produrre grandi vini dolci d’appassimento, favoriti dalla stagione mite e particolarmente ventilata tipica dell’autunno bolgherese. Ornus dell’Ornellaia 2020 si presenta nel bicchiere con il classico colore giallo dorato che lo caratterizza. Il naso è intenso e complesso: dolci profumi di miele e mela cotogna si accompagnano a tipiche note di albicocca secca. All’assaggio sfoggia un profilo agrumato e una sensazione di freschezza che donano verticalità e piacevolezza al sorso." Olga Fusari – Enologo – Dicembre 2022
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